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b(l)ack panthers

all power to the people

Leifers - Laives


my hometown

Nur Autos und Giovannini

la città dove regnano le automobili

Tutto poteva essere così semplice: come previsto dall'ANAS vent'anni fa con l'allungamento e l'allargamento dell'arginale. Due o forse quattro corsie come prolungamento naturale della allora solo prevista arginale di Bolzano. In 5 minuti da Bolzano a Laives in assoluta sicurezza, senza gallerie, impatto ambientale non troppo rilevante dato che avrebbe affiancato la già presente autostrada. Si sarebbe potuta costruire in tempi rapidi e con costi ridotti ma invece, grazie all'opposizione di pochi 'poveri' contadini (appoggiati dal partito etnico dominante, col tacito assenso dei partitini italiani) si preferisce stravolgere il territorio con una serie folle di gallerie nei pressi dei centri abitati, che per contro sono costretti a sorbirsi ulteriori vent'anni di lavori e di traffico pesante. In compenso i nostri politici hanno in brevissimo tempo ampliato l'aeroporto e costruito sia uno stradone che un nuovo ponte per raggiungere rapidamente e comodamente il Safety Park. Il volere, il potere e l'interesse di pochi contro la pubblica utilità. Viva il partito unico e i suoi lacchè.
A Laives a parole ci si tronfia di incentivare il trasporto pubblico ma in pratica è da anni che il servizio più usato dai laivesotti, quello della Sasa per Bolzano, sta peggiorando.
In compenso ci si impunta da un decennio su una linea circolare che non viene utilizzata; ormai i bambini scommettono ridendo, quando vedono passare la linea circolare, sulla presenza di un passeggero o meno nell'autobus: inutile dirvi che di solito sono deserti ed è quindi difficile trovare un bambino disposto a scommettere contro. Solo i politici non lo vogliono capire: lasciano circolare gli autobus vuoti e fanno togliere corse agli autobus affollati: questa è la filosofia di chi non conosce un autobus dall'interno. L'importante è apparire: bisogna notare l'importanza per il comune di Laives della presenza di una bella 'circolare'.
Il colmo si raggiunge quando si legge sui giornali e giornaletti di propaganda comunale stampati a nostre spese sulla costruzione di 'ulteriori piste ciclabili'. Quello che non abita a Laives pensa: però che belle le piste ciclabili, deve essere proprio una cittadina a misura d'uomo, di ciclista, come Bolzano. La verità è che sfido chiunque a nominarmi un unico percorso ciclabile protetto degno di questo nome in questo comune.
Vivere a Laives e lavorare a Bolzano è una tradizione per molti laivesotti. Molti potrebbero anche prendere la bicicletta per andare a lavorare, soprattutto durante la bella stagione. Ma il comune di Laives non è riuscito in un decennio ad offrire un percorso per allacciarsi alla ciclabile provinciale che da Bolzano arriva fino a Trento. Per chi vuole andare a Bolzano le alternative ad oggi sono o la trafficata strada normale o, se vuole andare a raggiungere la ciclabile, allungare il percorso di cinque - sei chilometri e andare verso Sud fino al ponte di Vadena per poi ritornare poi verso Nord a Bolzano. Certo che 5-6 chilometri in SUV o in Jeep o in Audi non sono niente, ma se uno vuole andare a lavorare e sceglie la bicicletta come alternativa questi chilometri (una decina fra andata e ritorno) diventano troppi. Ma in comune cosa fanno? A leggere i giornaletti minculpop stanno pensando a costruire 'ulteriori' piste ciclabili.
Zero più ulteriori (di zero) fa ancora zero: vergogna!


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